Vuoi essere? Agisci e sii responsabile di ciò che crei
Qualche sera fa ho rivisto con i miei figli Matrix matrix, che ritengo uno strumento metaforico e molto incisivo per comprendere come migliorare la propria vita partendo da se stessi: svincolarsi dai modelli culturali e sociali dominanti per trovare (o ritrovare) un modo di vivere che permetta ad ognuno di sviluppare i propri talenti…
Matrix, tra le tante cose, ci insegna che il concetto di realtà è ambiguo e soggettivo;
una semplice riflessione induce a pensare
che ciò che abbiamo visto in quel film potrebbe anche essere parzialmente vero.
Potremmo con appositi cavi essere collegati ad una macchina e pensare,
vivere e percepire una “realtà” che è frutto solo della nostra mente.
Se sia vero o meno è proprio difficile scoprirlo.
Il dubbio che Matrix instillò nelle nostre vite, però, può essere utilizzato e produrre qualcosa di buono.
Se si segue il film con attenzione ci si accorge che, per chi vive in Matrix,
la realtà è qualcosa di soggettivo basato sulle convinzioni che si è fatto;
infatti Neo e i compagni evasi con lui imparano ben presto
e con relativa semplicità a compiere evoluzioni funambolesche e performances degne di Superman.
Possiamo anche noi saltare da un palazzo ad un altro?
Forse … non subito però.
Quello che possiamo fare noi al momento attuale
è accorgerci che i nostri sensi sono tutt’altro che perfetti,
e ci danno un’idea della realtà estremamente soggettiva e parziale
che la nostra mente si adopera per completare con i mezzi di cui dispone.
Tramite i sensi assorbiamo il più importante dei nutrimenti,
le impressioni che vanno a sostenere il lavoro dei nostri neuroni.
Solitamente non siamo consci di quanto siano importanti le impressioni
e ignorantemente riteniamo più importanti gli altri due nutrimenti: il cibo e l’aria,
che sostengono rispettivamente il lavoro del piano fisico e del piano emotivo.
Possiamo rimanere alcuni giorni senza cibo,
pochi minuti senza aria e neanche un attimo senza impressioni;
i nostri sensi non smettono mai di raccogliere
e nutrire la mente delle impressioni ricevute dal mondo circostante.
La cosa interessante è che i nostri sensi, come già detto, non sono infallibili
e danno una percezione del mondo assolutamente soggettiva:
l’impressione arriva alla mente la quale,
miscelandola al contesto in cui viviamo,
alle esperienze precedenti,
all’umore del momento,
alle pulsioni e alle aspettative di quel giorno,
trae una miscela singolare e unica che produrrà un punto di vista particolare su quel momento
… e noi la chiamiamo verità …
I sensi sono fallaci,
la mente anche
e insieme collaborano per costruire una parvenza di ciò che è
e in base a questa suggestione l’umanità intera genera azioni di tutti i tipi,
dalla guerra alla pace,
dall’amore all’odio,
dal piacere al dolore …
La traduzione che la mente fa delle impressioni ricevute
è un momento particolare in cui noi decidiamo la sorte delle nostre vite:
traduzione positiva,
stiamo bene e abbiamo voglia di fare,
traduzione negativa,
stiamo male, diveniamo passivi, malati,
vendicativi e ogni genere di bassezza umana.
In base alle impressioni e al contenuto della nostra mente,
ci raccontiamo cose che produrranno uno stato d’animo
e di conseguenza concepiremo una vita colma di insoddisfazioni
e infernale o una vita serena e paradisiaca.
Essere positivi e lavorare per cogliere il bicchiere mezzo pieno è vantaggioso
e produce una vita interiore ricca, serena e piena di soddisfazione;
al contrario, il pessimismo, produce l’inferno e ciò che meno si desidera.
Se ti circondi di bellezza,
di persone che ami e lavori per il bene tuo e di chi ti sta intorno,
migliorerai le tue impressioni e di conseguenza la tua vita,
se inoltre farai lo sforzo di tradurre positivamente le varie impressioni ricevute,
la tua vita subirà un’accelerata incredibile
e ti sarà possibile raggiungere obiettivi inaspettati.
Davide