È insito nella natura meccanica di noi esseri umani, quando sentiamo un’opinione, meccanicamente, anche se siamo completamente digiuni rispetto all’argomento, costruiamo la nostra idea, ipotesi e così facendo ci schieriamo.
È un moto interiore e inconsapevole:
- se siamo persone polemiche tendiamo a schierarci tensivamente in contrapposizione alla tesi esposta;
- se siamo persone elastiche puntiamo all’ascolto e ci schieriamo da una parte o dall’altra rispetto alla tesi esposta;
- se siamo persone rigide estrapoliamo la tesi dal nostro vissuto e ci schieriamo spesso su posizioni estremamente personali.
Quando mi schiero è come se avessi deciso di portare la luce della verità su determinati eventi lasciando completamente al buio il resto, mi concentro solo su una parte del tutto e da quel momento in poi non riuscirò a vedere, sentire o percepire con la giusta lucidità i 360 gradi di esperienza che la vita mi offre rispetto a quella determinata tematica.
Una parte della mia sensibilità è sopita e anche davanti a fatti evidenti, ma in contrapposizione con il mio schieramento, troverò splendide giustificazioni morali per non mettere sul piatto della bilancia quei nuovi fatti o notizie che mi spingerebbero ad un’ampia rivisitazione della mia teoria.
Purtroppo dover riformulare le proprie convinzioni è un lavoro faticoso e la maggior parte delle persone non lo sa fare, il nostro ego ingombrante, impedendoci di ammettere i nostri errori, ostacola i nostri processi riflessivi che risultano troppo spesso macchiati dal maldestro tentativo di lasciar intonse alcune nostre ridicole opinioni.
Necessitiamo di crescere… ORA!
Siamo rigidi, ottusi … edere abbarbicate a tralicci in disuso …
e non ce ne accorgiamo, anzi vantiamo l’altezza raggiunta senza accorgerci di quanta serena meraviglia ci scivola di mano ogni giorno.
Fintanto che non riusciremo a contrastare, con la nostra presenza, la spinta meccanica in direzione di qualsivoglia fazione, l’umanità avrà piccoli e grandi problemi da risolvere.
[Tweet “Se vuoi ESSERE smettila di fare il tifo!”]
Un buon esercizio?
Poniti l’obiettivo di ascoltare le persone che incontri..
…ognuna di loro ha un’opinione, alcune sensate e alcune scombinate.
Ascolta tutti e rimani sereno, facendo questo continuerai ad ampliare il tuo punto di vista e aumenterai le tue conoscenze.
Allo stesso tempo impedisciti di schierarti, trattieni il tuo ego ed evita di cercare di avere ragione.
Diamo il meglio di noi stessi … sempre!
Chi sbaglia non è cattivo e non lo fa apposta contro di te, o meglio, se proprio ce l’ha con te, comunque si sente nel giusto in base ai parametri e le convinzioni che in lui si sono create meccanicamente (stai sereno, comprendilo e casomai evitalo!).
Purtroppo non è semplice ne facile, ci vuole tempo e dedizione e un profondo desiderio di miglioramento.
Il tempo e l’ascolto degli altri ti aiuterà a perdonare e comprendere e la voglia di essere ancor meglio di ciò che già sei, ti spingerà verso lo sviluppo della compassione.
L’umanità necessita di crescere … interiormente.
Essere di una fazione o di un’altra significa porsi comunque in contrapposizione, l’essere evoluto va alla ricerca di se stesso
e crea dapprima capacità di perdono,
poi di comprensione
e infine conosce la compassione.
Quando nel mondo ci sarà la giusta quantità di compassione
non ci saranno più fazioni da difendere.
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