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In prossimità dell’abisso o cadi o trovi il coraggio di volare

 Ho conosciuto parecchie persone in questi ultimi anni, persone in cammino con obbiettivi a volte precisi ma più spesso nebulosi ed oggi mi sento di poter fare un sunto di quello che tendenzialmente accade a chi segue un percorso di crescita reale.

 

 Innanzitutto è utile fare una distinzione tra “una vita normale” e “la vita” di coloro che hanno compreso che il domani può essere migliorato; come conseguenza di questo diverso punto di vista le persone del secondo gruppo lavoreranno per migliorarsi e sentiranno la responsabilità di ciò che graviterà sulle loro spalle, chiameremo queste persone “cercatori”.

 

Nel loro percorso i cercatori, in principio, scopriranno cose di se stessi che li motiveranno a proseguire sulla via intrapresa, inizieranno a vedere per prima cosa l’instabilità delle loro presunte decisioni e la volubilità di quella che prima era chiamata volontà ma che ora inizieranno a chiamare desiderio.

 

Da questo momento in poi le scoperte si susseguiranno e tenderanno a motivare il cercatore in direzione del viaggio intrapreso.

 

La visione della vita inizierà ad essere più lucida e chiara, qualcuno comincerà a stare meglio e alcune tensioni si smorzeranno senza per questo essere risolte. In conseguenza di ciò si presenterà il primo ostacolo di percorso ed i più si perderanno; la verità è che alcuni cercatori si accontenteranno di essere riusciti a portare il naso fuori dal fango… Questo minimo risultato ottenuto risulterà così appagante rispetto al passato che i più senza neanche accorgersene si adageranno accontentandosi di quel poco.

I sopravvissuti al primo intervallo inizieranno a fare degli sforzi per proseguire nella conoscenza di se stessi e passeranno da una conoscenza teorica ad una comprensione più reale di quella che è la vita e di come funzionano realmente le cose. Questa conquista frenerà un altro gruppo di cercatori che si perderanno schiacciati da ciò che hanno scoperto essere reale.

 

 Quei pochi che riusciranno a proseguire, grazie al supporto di chi gli sta a fianco e condivide il loro stesso cammino, riusciranno, tramite sforzi adeguati, “a scrollarsi di dosso” lo zaino che li deprime e li schiaccia in contesti e situazioni non volute.

 A questo punto, quando il più è fatto, purtroppo, tra quelli che “sono” divenuti i migliori, si perderanno altri cercatori; la vita senza zaino e senza pesi non voluti sulle spalle non è più semplice di “una vita normale”, come l’avevo chiamata all’inizio, è solamente reale… e non è poco!

  La pazienza è più remunerativa della forza

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