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Ciò che faccio è semplice … comune; non c’è nulla di spirituale o di sacro. Non voglio fare di voi dei santi, voglio solo che siate persone sane, normali, intelligenti, che vivono con gioia, danzando e celebrando.”

Questo è il senso del meditare.

Per meditare non bisogna credere o non credere in qualcosa, tutti possono meditare, a tutti apporta notevoli benefici.

La meditazione è, in generale, una pratica utile per raggiungere il governo della mente. In questo modo la mente quietata smetterà il suo interminabile chiacchiericcio e divenendo pacifica produrrà facilmente pensieri pacifici e positivi e di conseguenza stati emotivi corrispondenti.

Inoltre il risultato migliore del Meditare sta nello sviluppo di Consapevolezza e Coscienza di sé, le quali abbinate in modo inscindibile, ad una sana congruenza portano l’essere umano verso una sana crescita interiore ed evoluzione.

Sembriamo esseri uguali gli uni agli altri o quantomeno simili, in realtà c’è una grande differenza dal punto di vista evolutivo.

Le priorità ci definiscono:

  • chi fa ruotare il proprio quotidiano attorno alla soddisfazione dei propri bisogni fisiologici quali cibo, sport e sesso;
  • chi invece va alla ricerca della soddisfazione dei “propri” desideri (tra l’altro indotti) tipo auto bella, cellulare, abbigliamento, scarpe … la lista è infinita;
  • chi invece è sempre alla ricerca della novità “culturale” e passa da un libro a un corso e poi ad una conferenza, alla perenne ricerca dell’ultimo ritrovato …;
  • e chi si barcamena facendo un po’ di tutto questo in modo confuso, senza priorità e qualità.

Poi ci siamo noi,
quelli che meditano e si fanno le domande,
quelli che cercano di districarsi tra la fitta giungla dei pensieri quotidiani
e tentano di sbrogliare la matassa
e sciogliere i nodi di questa vita altrimenti incomprensibile.

Ieri sera parlavo con il gruppo di Mindfulness di Piacenza e spiegavo che la scelta della consapevolezza è oltre ad essere complessa un percorso in salita.

Innanzitutto è basilare realizzare che la natura ci fornisce di un corpo, o meglio una tuta biologica, una meravigliosa struttura che ci permette di fare cose magnifiche … ma consapevolezza NIENTE!

La consapevolezza è uno stato dell’essere e la natura non ce la fornisce,
la tuta biologica è gratuita,

LA CONSAPEVOLEZZA HA UN PREZZO …

La consapevolezza, o come la definiva appropriatamente Gurdjieff “il ricordo di sé”, è la conseguenza di uno sforzo consapevole e prolungato.

Va detto che il ricordo di sé senza la congruenza è addirittura dannoso.

Non c’è niente di peggio che:
mentire sapendo di mentire,
rubare sapendo di rubare,
imbrogliare sapendo di imbrogliare

Essere consapevole deve spingerci alla ricerca di una profonda congruenza e questo porta ad un ulteriore sforzo interiore per non frequentare quelle parti di noi che con malcelato opportunismo ci suggeriscono la via più breve, la strada spianata o addirittura quella in discesa.

Decidere di fare un vero lavoro interiore per essere degli esseri migliori è un sforzo che ha senso solo se appoggiati su una sana base di onestà ed etica e la frequentazione di un gruppo ti darà la misura della realtà rispetto a quanto realmente stai facendo.
Al di fuori di questi parametri c’è il rischio di esserti persa nel labirinto delle giustificazioni e delle menzogne della mente …
ed è un pericolo che non dovresti correre.

Sviluppare Consapevolezza e contemporaneamente incongruenza significa giustificare e cristallizzare atteggiamenti involutivi …

Medita ogni giorno e confrontati con un gruppo di persone che allo stesso modo tuo cercano la verità e la tua vita sarà una passeggiata in montagna.

Buona serena salita e buoni sentimenti a tutti

Con Amore

Davidù

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